Hunter S. Thompson
“Pubblicato nel 1971 sulla mitica rivista musicale ‘Rolling Stones’, “”Paura e disgusto a Las Vegas”” è un libro cult di un’intera generazione, quella che nei primi anni settanta si riconosceva nei miti del viaggio, della droga, della musica rock e della ribellione a una società basata sul consumo e sul conformismo. Racconta di un viaggio compiuto, nel 1971, da un giornalista sportivo accompagnato dal suo avvocato, a bordo di una vistosa Chevrolet rossa decapottabile. La meta è Las Vegas, la capitale del gioco d’azzardo e del più sfavillante e perverso conformismo americano, dove si tiene la Mint 400, una famosa e sgangherata corsa di moto e Dune-Buggy. Lo scopo dichiarato è quello di “”scovare il Sogno Americano””. Fin dall’inizio il viaggio si rivela allucinante, irriverente, esilarante e disperato. I due eroi, sotto l’effetto di un miscuglio di droghe che non teme confronti, assistono a una trasformazione totale della realtà , che assume le più imprevedibili sfaccettature, da quelle psichedeliche, colorate, fantastiche del sogno, a quelle grottesche e tragiche dell’incubo e della disperazione. Romanzo di grande potenza narrativa, scritto con uno stile lucido e incalzante, sorretto da dialoghi strepitosi, disegna un magistrale quadro dell’America di quegli anni, l’America degli sconfitti, persi in un baratro che le droghe e i miti andati in frantumi non hanno potuto colmare. Il romanzo è accompagnato da una gustosa e imprevedibile ‘Piccola Enciclopedia Psichedelica’, tra i cui autori spiccano nomi prestigiosi e inattesi come Alessandro Baricco, Gino Castaldo, Enrico Ghezzi, Fernanda Pivano e molti altri.”
Recensione: Paura e disgusto a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas)